Scheda 658 - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

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SK 658 - A fr. Luca Kuzba, Niepokalanòw Mugenzai no Sono, 31 XII 1935  

Caro Fratello,  Finalmente mi accingo a rispondere alla lettera del 16 XI.  Accludo a parte le osservazioni alla relazione di p. Adalberto1.  Tra i distintivi [per la M.I.] io preferisco quello che reca il numero “C. 1”2.  Non darei eccessiva importanza al problema dei distintivi e, in genere, all'aspetto esteriore, ma porrei piuttosto l'accento sulla necessità di approfondire l'avvicinamento interiore all'Immacolata.  Mi fa piacere che finalmente siano state pubblicate le pagelline d'iscrizione [alla M.I.] in lingua latina. Grazie all'Immacolata per il fatto che vengono preparate anche in altre lingue.  Un'arma materiale non sta bene tra le mani di un milite dell'Immacolata in quanto tale. Sarebbe assai meglio se i membri dello “Strzelec”3, del “Sokół”4, dello scoutismo o di altre associazioni entrassero a far parte della M.I. ed anche i loro circoli al completo, in modo che queste organizzazioni si sviluppino nello spirito della M.I.  La M.I. sia piuttosto “transcendentalis” che “universalis”5, cioè non si presenti come una organizzazione in più accanto alle numerose che già esistono, ma piuttosto penetri profondamente tutte le organizzazioni.  “Ritterschaft”6 suona molto bene e non vedo alcun pericolo in tale denominazione. È solo un problema di traduzione del termine latino “Militia”.  È evidente che dove c'è già il sacerdote moderatore, come è previsto dal diritto canonico, egli sarà in grado di scegliersi sul posto, nel modo più conveniente, gli zelatori per la collaborazione.  Scrivo solo queste poche parole, perché ho moltissimo da fare.  L'Immacolata stessa diriga la sua opera, affinché riesca ad impadronirsi il più presto possibile del mondo intero e di ogni singola anima.  Cordiali saluti a tutti i Fratelli    fr. Massimiliano M. Kolbe   

Nota 658.1 SK 659.  
Nota 658.2 A p. Massimiliano erano stati inviati per l'approvazione alcuni bozzetti del distintivo per i membri della M.I. Il distintivo scelto fu approvato dal Ministero per gli affari interni della Polonia nel settembre 1938.  
Nota 658.3 Tiratore - associazione paramilitare ideata da Giuseppe Pi sudski allo scoppio della prima guerra mondiale diede vita alle “legioni” che combatterono per la liberazione della Polonia a fianco degli stati centrali. In seguito, lo scopo del movimento divenne la preparazione di reparti di riserve in caso di guerra.  
Nota 658.4 Cf. SK 50, nota 2.  
Nota 658.5 Trascendentale, nel significato di “profonda”, piuttosto che universale, generale, di massa.  
Nota 658.6 A Niepokalanòw si stava preparando la stampa della pagella d'iscrizione alla M.I. nelle varie lingue europee. “Ritterschaft” era la traduzione tedesca del termine latino “Militia”, tuttavia nella pagella d'iscrizione in tedesco, stampata a Niepokalanòw nell'ottobre 1935, il termine latino “Militia” venne tradotto con il rispettivo “Miliz”.  



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